
[post a cura di Luca Rossi]
Secondo i dati della nostra ultima rilevazione la penetrazione di Internet appare abbastanza omogenea nelle tre principali zone geografiche del paese con un massimo del 61% al nord ed un minimo del 58,7% al sud – passando per il 60% del centro-. Questa omogeneità è riscontrabile nell’utilizzo di quasi tutti i servizi presi in considerazione dove se non c’è una quasi perfetta omogeneità come nel caso dell’email (92,3% al nord, 90,9% al centro e 92% al sud) o delle news online (94,1% al nord, 93,4% al centro e 94,8% al sud) si osservano lievissimi scostamenti come nel caso dei SNS di stampo professionale come LinkedIn (13,3% al nord, 14% al centro, 15,6% al sud). Un caso a parte è rappresentato dai SNS non professionali (Facebook e Myspace) che mostrano una certa differenza nell’uso a favore delle regioni meridionali: 47,2% al nord, 56,2% al centro e 65,6% al sud.
Un dato interessante emerge se si confrontano i dati rilevati nel 2011 con i dati della rilevazione gemella svolta nel 2010. In questo modo si osserva quello che potremmo definire un fenomeno di frenata nella dinamica di adozione delle tecnologie digitali da parte del paese. In particolare si nota come nel passaggio dal 2010 al 2011 la crescita di uso delle tecnologie digitali analizzate abbia registrato una crescita molto modesta al nord (quando non un vero e proprio calo come nel caso dell’email passata dal 95,5% del 2010 al 92,3 del 2011) a fronte di una crescita importante al centro e al sud. Il risultato di questo fenomeno che possiamo osservare con cifre diverse per email, news, sns professionali e sns non professionali è stato un sostanziale allineamento delle tre aree geografiche verso i valori che lo scorso anno erano propri del nord Italia.
Se da un lato questo allineamento è potenzialmente positivo perché colma delle differenze all’interno del paese che spesso erano anche molto marcate dall’altro lascia perplessi perché i valori ai quali l’adozione di queste tecnologie si è stabilizzata nel 2011 sono quasi tutti – ad eccezion fatta forse dell’email – molto al di sotto degli altri paesi europei. In quest’ottica non si può quindi parlare di forme di saturazione per le quali l’adozione di quelle tecnologie non può più crescere per motivazioni strutturali ma occorre invece indagare più in profondità per capire quali sono gli elementi – probabilmente di natura socio-culturale – che frenano questa adozione.
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I risultati dell’indagine 2012 saranno presentati in anteprima domenica 29 aprile, presso la Sala Raffaello dell’Hotel Brufani durante lo spazio future12 del Festival del Giornalismo di Perugia.
Prosegue, nei prossimi giorni la pubblicazione di post curati dai ricercatori coinvolti nel progetto che anticipano alcune delle linee di indagine seguite.